Mimo francese. Dopo aver studiato a Strasburgo, frequentò l'Ecole d'Arts
Decoratifs. Seguì le lezioni di Ch. Dullin e di E. Decroux, specialista
in pantomima. Dopo aver fatto parte della compagnia Renaud-Barrault, nel 1947,
formò con altri quattro mimi una sua compagnia creando il personaggio di
Bip, che ha portato in tutto il mondo.
M. inizia i suoi spettacoli con
esercizi eseguiti dai suoi collaboratori, volti a mettere in risalto le risorse
espressive del mimo. Servono a preparare le storie di Bip, una specie di poetico
vagabondo su cui è chiaro il modello di Charlot, e che come lui, in
virtù di un lirico umorismo, affronta e supera ogni contrarietà.
Fra le pantomime più importanti ricordiamo
Un Pierrot de
Montmartre, omaggio al Pierrot di Debureau, e
Jardin Public, dove
sostiene dieci parti. Il mimo di
M. si esprime attraverso un'estrema
nudità figurativa ma con una profonda analisi del gesto, con un accumulo
minuzioso di particolari e di espressioni anche minime. Lavorò con diverse
compagnie fino alla metà degli anni Sessanta, quando passò al "one man show".
Dal 1969 al 1971 Marceau fu l'animatore della Scuola internazionale del mimo,
e nel 1978 creò, a Parigi, la Scuola internazionale del mimodramma.
Il suo sogno di avere di nuovo una compagnia, più volte fallito, si realizzò più tardi,
nel 1992, con la Nouvelle Compagnie de Mimodrame Marcel Marceau, con la quale propose,
fra gli altri,
Le manteau,
Une soir à l'Eden e
Le chapeau melon,
omaggio alla bombetta di Chaplin. Tra i numerosi riconoscimenti
ottenuti nel corso dei decenni spiccano alcune lauree ad honorem di prestigiose
università americane, la Legion d'Onore e il titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine
al Merito dello Stato Francese, ricevuto dalle mani di Jacques Chirac nel 1998
(Strasburgo 1923 - Parigi 2007).